Balcone alla francese: una scelta di stile

Tu sei qui:
balcone alla francese

Condividi sui social

I balconi alla francese regalano un grande fascino alle città europee e sono molto comuni anche nel nostro Paese. Con le loro infinite possibilità di rappresentazione estetiche rappresentano un elemento a cavallo tra la tradizione e le rivisitazioni più moderne. E’ un elemento architettonico semplice ma che si rivela capace di donare personalità a una qualsiasi facciata.

Cos’è un balcone alla francese?

Quando si parla di “balcone alla francese” ci si riferisce a quei balconi che hanno in comune la caratteristica di essere molto piccoli. I più basilari in assoluto non sono altro che ringhiere poste di fronte a una vetrata. Quelli più grandi hanno una piccola piattaforma o lo spazio sufficiente a tenere delle piante. Non sono mai, in ogni caso, abbastanza grandi da essere realmente vivibili standoci in piedi a lungo o mettendoci delle sedute.
Per questo motivo i “finti balconi” hanno la fama di elementi architettonici prettamente estetici. Ma in realtà nascondono alcuni vantaggi anche dal punto di vista funzionale.

Non solo design

Uno dei motivi per scegliere un balcone alla francese è la possibilità di accogliere molta più luce, limitando la burocrazia rispetto a un balcone tradizionale.
Una semplice finestra può essere trasformata in una portafinestra con apertura verso l’interno. Questo permetterà di assaporare piccoli grandi momenti di quotidianità, come il bere un caffè godendosi l’aria fresca di una mattina primaverile.. Potrebbe, inoltre, regalare il piacere di riscoprire il proprio pollice verde se non si ha a disposizione un giardino o un terrazzo. Si può creare uno spazio più piacevole per il proprio spazio adibito a studio o ufficio. Insomma, è un intervento relativamente facile e veloce per il proprio immobile, ma con molto potenziale.
Va da sé che la scelta dello stile e dei materiali è fondamentale nella realizzazione della propria visione. Ma come orientarsi?

La scelta dei materiali

La principale decisione che si può prendere è se costruire il proprio balcone alla francese con un vetro o una ringhiera.
La prima tradisce un’accezione più moderna, e può essere realizzata con dei vetri opachi, se si vuole un maggiore grado di privacy, oppure il più possibile trasparenti, se si vuole dare priorità all’illusione dell’assenza del vetro stesso o essere meno invasivi su una facciata. Si può anche valutare un vetro colorato, o addirittura un mosaico, a seconda delle proprie esigenze e del proprio gusto. Il limite è la fantasia. Ma la tipologia di vetro, la sua lavorazione e la sua installazione hanno ovviamente dei costi variabili, che si dovranno tenere a mente nel momento della scelta, al di là di ogni considerazione estetica.

La ringhiera potrebbe sembrare la scelta più classica, e per certi versi lo è sicuramente, se non altro perché permette di aderire con semplicità a certi stili tradizionali (molto presenti nelle nostre città e importanti da preservare). Tuttavia, possono anche rispondere ad esigenze stilistiche più moderne. Si può passare da una semplice barra orizzontale molto minimal a un disegno ornamentale anche molto complesso.
Uno dei materiali più adatti in questo senso è sicuramente il ferro battuto. Molto solido e sicuro, permette di creare uno stile sicuramente di impatto. Tuttavia, la sua pesantezza non lo rende adatto a tutte le costruzioni.
Un’alternativa altrettanto valida è rappresentata dall’acciaio inox, uno dei più utilizzati per infissi e serramenti. Nella sua leggerezza è più versatile.

Ma ciò che fa davvero la differenza nella resa estetica della propria visione, e anche nella sua attuazione in totale sicurezza, è la scelta dei professionisti adatti. Un artigiano esperto nella lavorazione del ferro battuto saprà indicare la soluzione ideale in base all’immobile, al quartiere in cui è inserito e alle esigenze personali, e saprà realizzarla con gli strumenti migliori.

Altri articoli che potrebbero interessarti