Come funziona la fucina da fabbro

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fucina da fabbro

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Fucina per la lavorazione del ferro: aspetti generali


La lavorazione del ferro battuto richiede non solo spiccata competenza tecnica, ma anche l’uso di tutta una serie di strumenti appositi, fra cui la fucina che serve per riscaldare il metallo. In realtà questo strumento è usato da millenni e nel corso del tempo ha conservato lo stesso design funzionale, grazie al quale si possono svolgere varie applicazioni in maniera precisa e accurata.


Cos’è e come si usa la fucina?


La fucina assomiglia molto a un focolare che l’artigiano utilizza per poter riscaldare, modellare e trasformare i metalli in oggetti, strumenti e accessori. Si presenta come una vasca che permette di sviluppare una fonte di calore continua ed elevata, anche attraverso l’apporto di ossigeno, così che il metallo possa raggiungere la giusta temperatura per consentire una facile lavorazione.


La classica fucina diffusa nell’ambito dell’artigianato funziona grazie alla combinazione del fuoco, del combustibile e dell’aria. Quando è attiva, il fabbro dovrà accendere il combustibile solido all’interno del focolare, mentre l’aria in movimento non farà altro che introdurre ulteriore ossigeno.
La fucine di ultima generazione, invece, sfruttano i fan. In questo caso l’ossigeno entra nella fucina attraverso un apposito ugello e aumenterà la temperatura del fuoco, in maniera che si possa procedere con la lavorazione del metallo.


Compito del fabbro sarà quello di bilanciare continuamente l’equilibrio fra aria e combustibile, perché in questo modo il metallo potrà raggiungere un punto in cui non si verificherà più l’indurimento.


Tipologie di fucine


Spesso la fucina viene confusa con la fonderia, ma in realtà si tratta di due cose differenti. Mentre, infatti, la prima è più simile alla fornace all’interno della quale i metalli vengono riscaldati per poter assumere diverse forme, la seconda serve a fondere i metalli dentro ai forni e con appositi stampi.


Oggi sul mercato si possono trovare tre tipologie di fucine, fra cui spiccano quelle a combustibile solido, ovvero a carbone e che si contraddistinguono per via dell’ampio focolare. Sono modelli privi di copertura e ciò facilita la posizione da assumere per riscaldare il metallo. Intanto il carbone brucerà lentamente e verrà bagnato in modo da raggiungere la temperatura ideale.


Esistono inoltre le fucine a gas, molto richieste dai fabbri in quanto assicurano massima praticità d’uso. Bisogna poi considerare che il gas consente di ottenere un fuoco controllabile, in modo da riscaldare in maniera differente parti dello stesso pezzo metallico.


Meritano inoltre una segnalazione le fucine a induzione che integrano una bobina per poter riscaldare il metallo. Il processo di riscaldamento avviene sempre in maniera efficiente dal punto di vista energetico e potrà essere controllato con una certa precisione.


Altre cose da sapere sulle fucine


Non esiste in linea generale una fucina migliore di un’altra perché tutto dipende dal tipo di lavoro che bisogna portare a termine. In ogni caso l’uso di questo attrezzo richiede una certa esperienza che si acquisisce nel corso degli anni.
Occorre poi far presente che molti fabbri costruiscono le fucine in maniera artigianale. L’attrezzo potrà quindi avere focolari più o meno ampi, il più delle volte privi di una copertura. L’attrezzo potrà raggiungere elevate temperature per poter eseguire la saldatura e la forgia in modo impeccabile.


I piccoli o grandi pezzi di ferro diventano incandescenti e questo consente di eseguire modellazioni sempre diverse e in base alle necessità. I vari modelli di fucina il più delle volte integrano un soffiatore che crea un soffio d’aria in modo da alimentare in maniera continua il fuoco. I moderni soffiatori funzionano elettricamente per assicurare un’erogazione costante e senza intoppi.

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